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“Noi non siamo degli scrittori, noi siamo degli scritturati e la parola esiste, a prescindere dal suo autore”. E’ quanto afferma l’attore e scrittore Alessandro Bergonzoni. Le parole vivono in perenne attesa. Loro non amano la solitudine, cercano incessantemente compagnia. Sono loro che ti cercano, che ti inseguono e ti costringono, ti impongono. E si impongono su quel tuo foglio bianco.

Tu devi solamente accoglierle.

E qui la parola “accogliere”, molto spesso abusata o ignorata, risulta fondamentale.

Accogliere lo raccomandava Maria Galbusera alle sue consorelle quando affermava. “Una sola parola: lasciatelo fare”.

Tutto questo per affermare, confermare, che nel recente l’Anima di una Storia, le lettere e gli scritti di Maria da cui è stata tratta l’omonima meditazione teatrale si sono amabilmente imposti . Per la ricchezza visiva e la profondità spirituale, lo scrittore è stato preso in ostaggio. Un inedito e coinvolgente rapimento.

“Lasciali fare” è quanto mi ripetevo mentre leggevo gli scritti di Maria, cercando di varcare la soglia delle stanze da lei abitate. Stanze così lontane, perché fino a quel momento a me sconosciute, ma così vicine perché già al secondo passo mi sono ritrovato in un ambiente famigliare.

Così lontane, così vicine. Come le due persone del racconto. Due amiche.

Una lettera crea la loro vicinanza. Una lettera è forma di dialogo particolare in cui ciascuno, rispettoso a se stesso, all’altro e a ciò che scrive, si concede un certo spazio e tempo.

Chi scrive fissa un pensiero su carta da cui si congeda lasciando al suo interlocutore il tempo di interpretarlo.

Chi legge decide quanto tempo prendersi e quali convinzioni farsi, con i propri ritmi, con il proprio tempo, con la sua libertà. La lettera prosegue la sua vita tra la pagina scritta e lo sguardo del lettore.

E’ quanto mi auguro possa accadere con chiunque si avvicini alla ricchezza del pensiero di Maria Galbusera.

A proposito

di Maria 

Galbusera

l'anima
 di una storia

Scritti

e lettere 

di Maria Galbusera

voci narranti

SIMONETTA GIACON

ANTONELLA ZANCHI


dialoghi, musica e  regia

MARCO L. ZANCHI

narrazione teatrale

richiesta

e info

rappresenta

zioni

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