C’è un luogo ove i morti aprono gli occhi ai vivi.
Dove si impara ciò che qualcuno ha paura di insegnare.
Una porta per l’altrove.
Granaio pubblico del sapere.
Dove si conserva il passato e il futuro.
E se fosse una polveriera?
Gesualdo Bufalino
Non è un santuario, non è un tempio. Una sala da parto.
Rassicuranti pareti di parole che dividono e condividono
Un magazzino di energia, carburante dell’immaginazione
L’attesa di conoscere.
Imparare qualcosa. Ogni giorno.
Lascare andare qualcosa. Ogni giorno.
Altre vite.
Nero su bianco
(incipit capitolo 5 - Pagine su pagine - tratto dal reading IL SOGNO DI UNA CITTA' di Marco L. Zanchi, 2019)
Comments