Il sogno di una città. Chi sono io.

Sono forte e fragile.
Sono esclusiva e materna. Sono sensuale.
Vivo con tutti,
ma ho preferenze che non paleso.
Sono inclusiva e aggregante.
Nelle mie arterie scorre ogni genere di vita.
E osservo.
La vita.
La vostra.
So di voi, so di tutti quanti.
So molto, a dire il vero.
Conosco più storie io di quanti turbini ha la tempesta.
Nei miei antri nascondo l’impresentabile e il virtuoso.
Ho un nome che mi distingue.
Concedo spazio a chiunque me lo chieda.
Sono storia e memoria o nulla di tutto questo.
Anche se molto ritratta, per alcuni rimango invisibile.
Al tramonto mi faccio bella e mi apparto.
In realtà non dormo mai.
Sono diffusa. Sono globale
E mi propago.
É nella mia natura.
Io sono la città.
E sono donna.
Forse
(monologo tratto dal reading IL SOGNO DI UNA CITTA' di Marco L. Zanchi, 2019)